lunedì 12 marzo 2007

DIARIO: un nuovo inizio

DIARIO: un nuovo inizio
Purtroppo la scorsa settimana non sono stata dell'umore necessario per postare alcunché.
Oggi, invece, si ricomincia.
Dei 9 giorni di vita cinese trascorsi dal nostro rientro australiano, la metà li ho vissuti in solitudine.
Marco è stato, infatti, molto "fortunatamente" (dal punto di vista professionale) incaricato di alcune prestazioni professionali da svolgersi in Giappone, in una località ignota persino ad Expedia (gli amanti di iternet capiranno la mia disperazione quando ho dovuto trovargli in extremis un albergo per dormire).
Anche oggi, peraltro, è lontano.
Ritornando a Shanghai, diciamolo, la città vissuta completamente da sola è un po' inquietante (come qualche saggio catanese ha commentato al riguardo "Ti cagasti?" Mi cagai!).
Il gap linguistico è sconfortante almeno quanto la sua vasta estensione.
Fortunatamente non mi sono persa d'animo, o almeno non completamente, e tra una lezione di cinese e l'altra (ho iniziato il corso lunedì scorso), una sosta al carrefour per cucinare come fossi a casa ed un tramonto mozzafiato sono arrivata di buon umore sino ad oggi: giornata memorabile.
Questa sera avrò, infatti, la mia prima cena "in amicizia": ho invitato una ragazza danese, di nome Teresa (il cui fidanzato è via per lavoro a Pechino), mia compagna di corso, ed ha accettato.
Ma non solo.
Oggi pomeriggio c'è la Ayi (donna delle pulizie) in prova a casa e, per comunicarci, ho aperto il mio quaderno di cinese e sono riuscita ad inventarmi qualcosa.
"Pulizia dei vetri due volte al mese" è stato davvero complesso.
Sono partita con un "twice a month" per terminare con un lungo e dettagliato foglio con riportati i nomi cinesi dei giorni della settimana, ripetuti quattro volte a comporre un mese, fino a contrasssegnare con una x quelli in cui i vetri andavano lavati.
Sembra una bazzecola, ma la loro forma mentis è totalmente differente, il ragionamento si compone di una logica (credo sorretta in qualche modo dalla rappresentazione dei caratteri cinesi) che non è sempre in comunicazione, nemmeno parzialmente, con la nostra.
Ma c'è di più.
Ho scoperto il corrispettivo del nostro "mercato comunale" pieno di ogni genere di stranezza (compresi degli spezzatini già "salsati", che bisogna solo mettere in padella che hanno un aspetto ultra invitante) che mi entusiasma, sono tutti gentili e faccio un sacco di esperimenti linguistici.
Oggi ho chiesto in cinese se un pacco (uno di quelli che rassomiglia ad un'opera d'arte) contenesse delle sfoglie salate o dolci, non devo essere andata troppo bene perchè come risposta me ne hanno data una da mangiare, però era buonissima!
Poi è passata una vecchia alla guida di una bici stracarica di fiori (ma quando dico stracarica intendo che i fiori la ricoprivano completamente) e al prezzo di 70 centesimi ho acquistato tre rami di pseudo-fresie lilla, perfetti come centro tavola.
Alla fine tutto il mondo è paese: se sorridi ti sorrideranno!

4 commenti:

sposila ha detto...

Amichetta sei mitica, sono fiera di te! Continua così e cerca di non farti prendere dal panico! I vostri fans naturoni (io e Fede) attendono le foto della vacanza mielosa, quand'è che ci fai schiattare d'invidia con le immagini mozzafiato del deserto australiano e degli animaletti che lo popolano?! Baci baci, Ila

Anonimo ha detto...

cara simo,
i tuoi aneddoti sono davvero disarmanti, li leggo e non so se sperare che al mio 'ganzo' non propongano mai shanghai o se invece augurarmi che accada domani stesso.
di certo un'esperienza impagabile quindi alla fine... sì, ti invidio!
a risentirci, e saluti a marco.
chiara a.

Anonimo ha detto...

brava, continua a sorridere!
Un abbraccio,

Pietro

Anonimo ha detto...

Vai Simo!!! Qui in Via Caviglia c'è un grande tifo per te...Un calcio da Marta e un bacio da me!
Michi