sabato 14 aprile 2007

Rubrica linguistica

L'intevento di Carlo ha decisamente aperto le porte ad un angolo dedicato agli aneddoti culturali e o linguistici, cui mi auspico Pietro e Mimmo daranno il loro contributo.
Insomma, dopo il nero china, vorrei dire che la stampa è uno degli aspetti che maggiormente ci lega a questo paese, almeno dal punto di vista etimolgico.

Dopo un mese di studio della lingua, infatti, ho trovato solo tre parole che sembrano avere una radice comune all'italiano, e una di queste, quella la cui origine mia pare più certa, è Tazebao. Bào in cinese è il giornale e ta zhe significa grandi caratteri.
Da qui Tazebao, giornale a grandi caratteri, che significa giornale o pubblicazione di propaganda.

La seconda parola è Cesuo che indica il bagno e che sembra essere il nostro "cesso", cui noi conferiamo un'accezione linguistica negativa a causa -penso- del suo insolito e sgardevole suono, che potrebbe essere la dimostrazione del fatto che è una parola non propriamente appartenente al nostro panaroma linguistico.

La terza, e per ora ultima, è Zou Zou, che significa girovagare senza meta e da cui io, arbitrariamente, ho deciso derivi il nostro andare a zonzo.

1 commento:

Unknown ha detto...

aggiungo una cosa. si pensa sempre che vai a shangai e quanti tarocchi troverai. nulla di più errato, mica ne hanno bisogno. passi lungo vie con negozi meravigliosi, tutti loro. ma siccome sono intelligenti, il tarocco te lo propongono -conoscono noi polli occidentali- con tanto di catalogo lungo le strade. per dire di no, dici pu, ripetuto pu-pu. se ne vanno, forse sanno che in italiano pupù vuol dire qualcos'altro.